Pubblicata per la prima volta nel 1882 e rivista nel 1887, e oggi riproposta finalmente in una nuova traduzione aggiornata e attualizzata che elimina le barriere linguistiche e offre una chiarezza straordinaria, La Gaia Scienza fu scritta all’apice della carriera filosofica di Friedrich Nietzsche, e ne rappresenta forse l’opera il più sublime e rappresentativa.
Frutto di una lunga e profonda indagine, sospesa in un incantevole passaggio tra una fase che si conclude (quella illuminista) e un’altra che si apre (quella della maturità), con questo testo Nietzsche intende dar vita a una scienza nuova, che con grazia si fa libera e leggera.
Suddivisa in 5 libri, con un gran numero di poesie e un’appendice di canzoni, tutte scritte con l’intento di incoraggiare il libero pensiero, la disciplina intellettuale e un sano scetticismo, La Gaia Scienza è un insieme di epigrammi e aforismi che toccano svariati argomenti, in particolare il concetto di contrapposizione tra bene e male tanto caro a Nietzsche, oltre a temi delicati quali la religione e la scienza.
La Gaia Scienza è però anche un’entusiastica affermazione della vita in cui Friedrich Nietzsche esplora la nozione di potere e l’idea di eterno ritorno, benché non in modo sistematico.
IL LIBRO IN CUI NIETZSCHE ANNUNCIA CHE DIO È MORTO
Quest’opera è nota per una delle citazioni più famose di Nietzsche – Dio è morto – una frase che esprime figurativamente un’idea potente: l’Illuminismo ha ucciso la possibilità di credere razionalmente in Dio da parte della società moderna.
Questo annuncio, parte integrante del pensiero di Nietzsche, spalanca le porte all’eclissi di ogni valore trascendente, una tragedia che prelude allo Zarathustra, figura centrale a cui Nietzsche intesterà l’anti-vangelo del “superuomo”.
Descritta dallo stesso Nietzsche come il suo libro più personale, quest’opera merita l’attenzione di chiunque sia interessato alla filosofia morale e ai temi e alle opinioni più essenziali di Friedrich Nietzsche.