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Esaurito
Acquista su Amazon«Il più scandaloso pamphlet del secolo»
Il 22 novembre 1966, un gruppo di studenti dell'Internazionale Situazionista dirottò i fondi dell'associazione studentesca e diede alle stampe 10.000 copie di quel pamphlet che ancora oggi viene definito la più feroce critica mai scritta al sistema accademico e culturale occidentale.
Redatto da Mustapha Khayati, questo testo esplosivo fu la scintilla che innescò la più grande rivolta studentesca e operaia della storia europea. Anticipando di un anno la pubblicazione del celebre La Società dello Spettacolo di Guy Debord, il pamphlet non si limitò a svelare i meccanismi attraverso cui cultura e accademia producono conformismo e alienazione: divenne il manifesto teorico che trasformò il malessere studentesco in azione rivoluzionaria, catalizzando quella serie di eventi che avrebbero portato al Maggio '68 francese e alle insurrezioni globali che ne seguirono.
A quasi sessant'anni dalla sua prima pubblicazione, in un'epoca in cui il sapere viene sempre più subordinato alle logiche del mercato, Della Miseria nell'Ambiente Studentesco mantiene intatta la sua carica sovversiva.
Questa nuova edizione, arricchita da note che ne illuminano i riferimenti storici e culturali, rende finalmente disponibile al pubblico italiano una traduzione meticolosa e filologicamente accurata di un testo fondamentale, da tempo introvabile nelle librerie.
Un libro essenziale per comprendere non solo le radici dei movimenti studenteschi contemporanei, ma anche le contraddizioni che ancora oggi attraversano il mondo della cultura e del sapere.
Non certo un documento storico, bensì un'arma di analisi e azione per il presente.
Selvaggiamente riprodotto in diverse lingue, l'opuscolo denuncia e attacca le condizioni miserabili e l'atteggiamento troppo sottomesso delle cricche intellettuali, delle burocrazie sindacali e dei gruppi politici nella moderna società dei consumi. Fra i testi più importanti (ma oggi meno reperibili) di quegli anni, causò un clamore senza pari, contribuendo alla diffusione delle idee situazioniste e preparando il terreno per il movimento del Maggio francese del 1968, di cui divenne a tutti gli effetti il breviario.